martedì 22 marzo 2011

Guerra...

Ci risiamo: ancora una volta siamo di fronte ad un'operazione militare internazionale che non si vuole chiamare guerra, ma sostanzialmente lo è e ancora una volta ci si divide tra interventisti e pacifisti.
Certo, si scopre che stavolta i più accaniti fautori dell'intervento sono Pd e IdV, mentre tra i contrari c'è la Lega e perfino alcuni del Pdl sono piuttosto scettici.
Certo, stavolta sembra che la nazione guida dell'operazione non siano gli Stati Uniti, ma la Francia.
Certo, l'operazione si poggia su una risoluzione Onu e la crisi è iniziata per un grande movimento popolare che chiede la democrazia.
Tuttavia sempre di guerra si tratta e procura come sempre numerosi morti civili: eppure stavolta non mi sento così contrario come nel caso dell'Afghanistan e dell'Irak.
Sarà perché mi fido di Obama molto più che di Bush, o forse perché mi troverei in difficoltà ad avere la stessa opinione degli sciacalli leghisti, ma soprattutto ho a cuore che questo fermento di libertà nato in tutto il mondo arabo non si spenga e porti alla democratizzazione vera e compiuta di tutti quei paesi.
Di sicuro l'operazione è andata oltre la risoluzione Onu e Sarkozy vuole mettere le mani sui pozzi di petrolio, certo per ora han fatto un pasticcio perché la Nato non si è impegnata, la Lega Araba non è coinvolta e le azioni non sono coordinate, però d'altra parte credo anche che bisogna fermare Geddaphi, limitando il più possibile il numero dei morti.
Fatto sta che in questa situazione non riesco ad essere né favorevole né contrario e la cosa mi pesa molto: forse era più facile avere un'opinione quando c'era George il cow boy? Non so...

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