sabato 5 marzo 2011

Il punto della situazione

Sono passati 2 mesi esatti da quel 5 gennaio in cui 17 consiglieri su 30 si sono dimessi in blocco facendo decadera la giunta Zucchetti: quel giorno esultavo, senza pensare a quel che sarebbe successo.
Nel 2007 sono entrato in Sinistra Universitaria nel momento in cui si formavano le liste ed ero stato trascinato dentro da alcuni amici.
Allo stesso modo a Rho abbiamo creato la lista civica Giovani Idee 3 mesi prima delle elezioni, quando già la coalizione era definita e il candidato sindaco era stato scelto.
Stavolta, al momento della caduta del sindaco, ero già in Sel da alcuni mesi e mi sono sentito coinvolto fin dall'inizio.
Sel ha invitato da subito tutte le altre forze di centrosinistra senza distinzioni, presentando una road map per un programma amministrativo, ma non tutti hanno risposto con lo stesso spirito: c'è chi ci ha rifiutato per motivi ideologici e chi ci ha accolto con la mente subito rivolta al candidato sindaco o ai posti di assessore.
La fase di definizione della coalizione e scelta del candidato sindaco non mi ha molto entusiasmato: ho visto quella parte della politica che probabilmente è inevitabile, ma che non mi piace per niente.
Una volta terminata questa fase, abbiamo finalmente iniziato a parlare del programma e le riunioni hanno iniziato ad essere più interessanti, anche se via via sempre più frequenti...
Mi piace questo spirito costruttivo, sia in Sel sia in coalizione, che sta portando a definire i punti del programma, mediando su quelli più discussi.
Mi piacciono anche le priorità della coalizione, come il cinema-teatro da costruire in centro, forse alla Diana de Silva, il consumo zero di territorio, idee interessanti per l'integrazione, l'adesione al patto per il clima e le iniziative per raggiungere l'obiettivo 20-20-20(20%in meno di consumo di energia, 20%in meno di emissioni di gas serra, 20%dell'uso di energia da fonti rinnovabili) e così via.
Mi è piaciuta molto l'assemblea, fortemente voluta da noi di Sel, in cui abbiamo ascoltato le proposte delle associazioni, aprendo di fatto il programma alle loro istanze e aspirazioni, perché, ognuna nel proprio settore, sanno meglio di noi che cosa serve a Rho.
Insomma per ora questa campagna elettorale mi sta piacendo, oltre a ridurmi il tempo libero, ma questo non è un grosso problema.
Per i prossimi 2 mesi, spero di divertirmi come nel 2007, perché se mi divertissi di più, sarei poco serio, se mi divertissi di meno, vorrebbe dire che sto invecchiando...
Spero che si riesca a coinvolgere la città nella riflessione dei problemi veri e non si faccia invece leva sulle paure e le insicurezze della gente, come di solito fa il centrodestra, Lega in primis...
Soprattutto spero che Pietro Romano venga eletto sindaco e Sel ottenga un buon risultato, grazie al trend nazionale, ma anche al nostro radicamento sul territorio, che si sta lentamente costruendo.

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